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Adobe Firefly: è rivoluzione? Come funziona e come provarlo!

Aggiornamento: 3 mag 2023

Se lavori con grafica e design ti sarà successo un'infinità di volte: una delle maggiori sfide che chi lavora nel settore deve affrontare, soprattutto durante la ricerca di immagini, sono i problemi di copyright. E anche se non mancano siti con immagini gratuite, è altamente probabile che non siano come le desideri. Partiamo da qui per parlarti di Adobe Firefly.

 

immagine eseguita con adobe firefly demo adobe presentazione firefly
Ce l'ha data Adobe!

Non ti stiamo dicendo nulla di nuovo: a fine marzo Adobe ha lanciato la versione beta di Firefly, ed era solo questione di tempo. Dopo Midjourney, Stable Diffusion e DALL-E, Adobe la tocca pianissimo con quello che non possiamo definire 'un prodotto' perché è una vera e propria rivoluzione nel mondo dei modelli di intelligenza artificiale generativa specializzati sulla creazione di immagini.

Qualcosa destinato a cambiare radicalmente (in meglio speriamo) il nostro modo di intendere le professioni creative!

 

Indice dei contenuti


 


L'intelligenza artificiale generativa: una rivoluzione esplosiva



L'IA generativa continua a rivoluzionare tutti i settori produttivi moderni, lo si nota con il proliferare crescente di casi d'uso sempre più ampio e personalizzato.

Quello che era stato concepito in origine come un semplice strumento di ricerca potenziato può ora scrivere saggi, comporre spartiti musicali, consigliarti posti da visitare sulla base delle tue esigenze o fornirti previsioni avanzate sullo sviluppo del tuo e-commerce.

Non ha ovviamente sorpreso che questa tecnologia abbia finito per trovare la sua strada più spettacolare di applicazione nel mondo delle immagini.

Questo è esattamente ciò che ad esempio è avvenuto fino alla versione 4 di ChatGPT. Oltre a generare testo simile al linguaggio umano, GPT-4 ora può anche generare immagini e codice da quasi tutti i prompt, grazie all'IA generativa... Ma non solo.


 

Le AI generative non sono (ancora) tecnologie etiche




Le aziende tecnologiche stanno esplorando modi per implementare l'IA generativa nei loro prodotti e servizi sempre più velocemente, e tutto questo sta avvenendo non senza problematicità: forse non lo sai, ma persino l'Unesco ha prodotto un dettagliato documento sull'Ai e sulle sue criticità, nei vari campi di applicazione presenti e in quelli ipotizzabili, incluse le arti creative.


Avrai sicuramente notato come l'hype nei confronti di questo tipo di tecnologie si sia manifestato nei modi più distanti: da chi ha cercato immediatamente di farne un uso lucrativo (con risultati spesso discutibili) a chi ne ha decretato la totale inutilità, fino a chi sostiene che l'intelligenza artificiale generativa mal applicata e mal compresa possa generare cose non buone.

meta pubblica un video sui pericoli dei deepfake 2019
Ormai le problematicità legate agli abusi nell'uso di AI sono note da tempo

 

Noi di Teacher-in-a-Box ci collochiamo proprio in questo ultimo spazio, e proveremo a parlarti delle novità di Firefly e di AI generativa chiedendoci cosa può fare per chi lavora nel campo della creatività e come farsi un'idea della questione anche senza troppe informazioni al riguardo.

Troppe non significa nessuna: al momento, le metodologie con cui queste AI vengono allenate sono decisamente opache e si basano colpevolmente su vuoti normativi.


Moltissime persone considerano le Ai generative alla stregua della Doretta82 di Msn, ma strumenti come Chat GPT o DALL-E non sono semplici bot: si tratta di tecnologie il cui training implica l'uso di enormi quantità di dati. Un uso spesso non trasparente.

Doretta82 msn scheda
Non dirmi che preferivi Doriana.

 

Intanto ti lasciamo un altro video molto interessante che mostra l'uso combinato di Chat GPT-4 e Midjourney v.5.

Te lo segnaliamo semplicemente perché pensiamo che per comprendere le potenzialità avanzate di questi strumenti sia indispensabile provare da sè, per valutare la complessità di queste tecnologie e decidere come considerarle - e SE considerarle - nel proprio contesto lavorativo.


Anche stavolta si tratta di un video in inglese: usa i sottotitoli e seleziona la traduzione automatica se necessario, non lasciarti intimorire dalla distanza linguistica!


 

Adobe Firefly: l'AI al servizio dei creatori di contenuti


In questo panorama, Adobe lancia la versione beta di Adobe Firefly focalizzata sull'uso commerciale, precisando che nelle prossime versioni il software sarà integrato direttamente nei flussi di lavoro della Creative Cloud, della Document Cloud, dell'Experience Cloud e di Adobe Express.

Questa soluzione dovrebbe portare ancora più potenza, velocità e semplicità nei flussi di lavoro dei software della suite Adobe in cui i contenuti vengono creati e modificati.


Adobe Firefly appartiene ad una nuova famiglia di modelli creativi di intelligenza artificiale generativa specializzati nella generazione di immagini ed effetti di testo, e farà parte in futuro di una serie di servizi trasversali alle Cloud Adobe volti al miglioramento del flusso di lavoro creativo.


Ti lasciamo qui sotto una video panoramica spettacolare e piuttosto esaustiva, l'abbiamo scelta proprio perché illustra molto bene e molto velocemente l'interfaccia e come approcciarla.


 

Non solo Firefly: Sensei e il sistema Cloud



Adobe ha già dato modo di usare centinaia di funzionalità governate da AI grazie a Sensei, il primo framework di intelligenza artificiale e machine learning progettato da Adobe.


Si tratta di applicazioni su cui fanno affidamento centinaia di milioni di persone.

Parliamo di tool e funzionalità come i Filtri neurali in Photoshop, il Content-Aware Fill in After Effects, l'Attribution AI in Adobe Experience Platform oppure il Liquid Mode in Acrobat.


Queste sono tutte sviluppate in Sensei e consentono ai clienti Adobe di creare, modificare, misurare, ottimizzare e rivedere miliardi di contenuti con potenza, precisione, velocità e semplicità.

Quindi, come vedi, niente che tu non abbia già avuto modo di utilizzare.

Nello stesso tempo, si tratta di software con implementazioni che permettono di fare moltissime cose più facilmente, ma come già sai si tratta di funzioni che vanno sapute usare perché checché se ne dica nulla può sostituire una professionalità aggiornata.

neural filters photoshop Ritratto intelligente felicità invecchiamento
Sì sì fichissimo ma se non sai ritoccare poi l'effetto è come dire... Un po'... Un po'....

 

Perché l'intelligenza artificiale non ti toglierà il lavoro (no, nemmeno Firefly)



Gli interrogativi e le obiezioni che si pongono nei confronti dell'uso dell'AI sono sempre gli stessi: primo fra tutti 'ma le AI generative ci toglieranno il lavoro?'.

Proviamo a rispondere a questa domanda oltre il banale fatto che queste tecnologie non sono perfette (abbiamo riso tutt* contando milioni di dita e denti, no?).


Ad oggi è comprensibile provare confusione nei confronti dei meccanismi con cui questi modelli vengono creati e 'addestrati', soprattutto per chi non ha informazioni al riguardo.

Ma la realtà è molto più complessa di così: fin da subito si sono mostrate le criticità d'uso e le violazioni del copyright compiute proprio per formare questi modelli alla generazione di immagini con stili e ambientazioni differenti.

E con esse sono partite anche una pioggia di cause in tribunale, come ci racconta questo articolo di Futura Network.

immagine intelligenza artificiale donne mani Midjourney
Prima che mi rubi il lavoro ce ne vorrà, Midjourney maledetto.

 

Organismi come la CAA negli Usa e il progetto EGAIR in Europa, nato dall'impegno dell'italianissima MeFu, hanno evidenziato la necessità urgente di un controllo serrato

nel modo in cui le intelligenze artificiali vengono allenate, al fine di evitare ulteriori abusi.

A questo proposito, Adobe ha dichiarato che introdurrà nella sua suite un tag 'Do Not Train' per i creativi che non vogliono che le loro creazioni vengano usate per la 'formazione' del software.

Inoltre, il tag rimarrà associato al contenuto ovunque venga utilizzato, pubblicato o memorizzato, a tutela assoluta del materiale originale.


Se questo si concretizzasse, Adobe sarebbe la prima azienda a dichiarare un approccio così diretto al problema copyright prendendo, a parere nostro, un'ottima iniziativa, destinata a creare un precedente di alto livello etico e qualitativo nel mondo dei modelli di AI generativa.

Questo ovviamente sempre nel caso in cui le promesse di Adobe dovessero concretizzarsi nelle modalità dichiarate.


Detto questo, pensiamo che l'idea di un'AI che sostituisca totalmente il lavoro creativo sia un'idea -per quanto affascinante- molto superficiale e poco evoluta: la tua professionalità e la tua formazione restano indispensabili per fare un lavoro a regola d'arte, te lo possiamo assicurare.

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Come Firefly incrementerà la tua produttività



L'IA generativa di Firefly mira ad agevolare il lavoro dei creativi, in particolare di chi si occupa della creazione di contenuti, e a migliorare le loro capacità.


That's it.


Con questo obiettivo in mente, Adobe ha progettato Firefly per consentirti di avere più tempo da dedicare alla progettazione creativa tagliando i tempi di ricerca -o di creazione- di contenuti personalizzati senza preoccuparsi di commettere infrazioni nel copyright, o ad esempio di doversi adattare ad utilizzare un'immagine non adeguata ai propri scopi, ma disponibile.


Infatti proprio per questo Adobe ha affermato che Firefly è stato concepito con una particolare attenzione anche durante la 'formazione'; il primo modello di Firefly è stato addestrato su immagini Adobe Stock, contenuti con licenza aperta e contenuti di pubblico dominio il cui copyright è scaduto, allo scopo di produrre immagini ed effetti di testo che a loro volta non infrangono diritti di copyright.

Quindi non solo contenuti sicuri per l'uso commerciale, ma anche di altissima qualità.


 

Le centinaia di milioni di immagini con licenza di livello professionale di Adobe Stock sono infatti tra le migliori sul mercato e contribuiscono a garantire che Adobe Firefly non generi contenuti basati sull'IP di altre persone o marchi.

Con l'implementazione delle future versioni di Firefly, Adobe sostiene che continuerà a dare la priorità al contrasto di potenziali pregiudizi verso le intelligenze artificiali generative proprio migliorando la capacità di Firefly di produrre immagini ed effetti di testo 'rispettosi' dei diritti altrui.

Chiaramente ci auguriamo che tutto questo si concretizzi esattamente come dichiarato.


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Che cosa ha Adobe in serbo per te



Con Firefly, produrre variazioni illimitate di contenuto e apportare modifiche da sol* o lavorando in team, tutto all'interno del marchio, sarà quindi rapido e semplice, per lo meno nelle intenzioni di Adobe.

Terminato il testing della versione definitiva, Adobe lancerà Firefly direttamente nei suoi strumenti e servizi in modo che gli utenti possano sfruttare senza sforzo la potenza dell'IA generativa all'interno dei loro flussi di lavoro.


Inoltre, l'azienda intende interagire con la comunità internazionale di clienti che lavorano nelle arti creative man mano che Firefly viene evoluto ed integrato nelle sue applicazioni, in primis Adobe Express, Adobe Experience Manager, Adobe Photoshop e Adobe Illustrator.


 

Guadagnare formando Firefly? Quello che sappiamo



A questo proposito Adobe intende costruire Firefly in modo da consentire ai clienti di monetizzare i propri talenti, proprio come ha fatto con Adobe Stock e Behance.

Questo sarebbe possibile partecipando alla formazione di Adobe Firefly con il proprio materiale creativo.

L'azienda sta sviluppando un modello di compensazione simile a quello usato per i contributors di Adobe Stock e ne condividerà i dettagli una volta che Adobe Firefly uscirà dalla versione beta.

Adobe prevede inoltre di rendere disponibile Adobe Firefly tramite API su varie piattaforme per consentire ai clienti di integrarlo in flussi di lavoro e automazione personalizzati. Non ci resta che aspettare per scoprire in che modo verrà gestita anche questa possibilità


 

Vuoi provare Adobe Firefly? Ecco come fare

Provare Adobe Firefly è veramente molto semplice: non hai necessità di scaricare nessun software, basta avere un account Adobe registrato (non importa se Behance o Creative Cloud, basta che sia attivo e che tu possa aver accesso alla mail corrispondente!) e con esso iscriversi compilando l'apposito form che trovi cliccando qui.


Ti verrà inviata una mail con tutti i dettagli per l'accesso. E chiaramente, serve un po' di pazienza: le richieste sono tantissime.

adobe firefly modulo richiesta accesso
La semplice schermata sul sito Adobe con le istruzioni per la richiesta d'accesso

 

Conclusioni: impara l'arte e mettila online responsabilmente



Concludiamo questa panoramica su Adobe Firefly con questa considerazione semiseria solo nel tono. Conosciamo la potenza di strumenti come i software della Creative Cloud,

e ci impegnamo da vent'anni per offrirti una qualità concreta, non solo nella selezione ma anche nella filosofia di approccio alla formazione e al lavoro.


Crediamo seriamente che i framework di machine learning e le AI tutte

-non solo quelle generative- rappresentino un enorme passo avanti nella concezione del lavoro e nell'avanzamento tecnologico, ma contemporaneamente ti invitiamo a non considerare questi strumenti come sostitutivi di una formazione o di una professionalità avanzata, e ti invitiamo a tutelare quanto più possibile il tuo materiale e ad informarti seguendo i link che ti abbiamo evidenziato in lettura!


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